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Cosa c’è dietro…

Cosa c’è dietro…

Aprile 9, 2014
3 min read

Cosa c’è dietro un ristorante? La cucina.

Tutto ciò che non vediamo, tendiamo ad immaginarlo, interpretarlo, fantasticarlo a volte oltre quello che può essere realmente.

Quando sei al ristorante vedi la facciata, il piatto finito e chi te lo serve. Ma a meno che non ci sia la cucina a vista, quello che c’è dietro ti può risultare misterioso, finanche affascinante proprio perché misterioso.

Quando i cuochi non erano di moda, li immaginavi ciccioni, unti, bruciacchiati dalle fiamme e incazzusi contro chiunque risultasse un intruso nella sua cucina, a cominciare dai camerieri.

Oggi, che sono delle star televisive, pensi che siano tutti fighi, lindi e loquaci; pensi che mangino prelibatezze rare “intavolando” riti sconosciuti.

Qui di di seguito trovi la prima prova…

kebab

Ecco i miei prodi che azzannano un kebab, in piedi, con tanto di bibite gassate regalate dal kebabbaro, prima di affrontare la serata che si presenta piuttosto impegnativa.

…e dopo mangiato si tira il fiato per una bella foto di gruppo, ma non è detto che il sorriso rimanga stampato per tutta serata. Ci proviamo.

foto di gruppo

Ora passiamo ai fatti. Non ti documento tutti i risotti ma solo quello che ha vinto la Maratona: la Panissa, di cui ti do la ricetta.

panissa finita

Fai un soffritto di sedano, carote e cipolle; quindi aggiungi del lardo, la cotenna di maiale tagliata a listarelle e il salame sotto grasso; sfumi con del vino rosso e poi aggiungi i fagioli borlotti e della passata di pomodoro o dell’estratto; a questo punto aggiungi dell’acqua e fai cuocere lentamente fino a cottura. Tieni da parte questa base e comincia con il riso. Prima lo fai tostare, poi lo sfumi con il vino rosso e subito dopo aggiungi la base che hai preparato prima e il brodo.

Ed ecco la cheffa Daniela, concentratissima, all’opera…

daniela

Ora si manteca e si serve…

panissa

Rimanendo in tema di cosa c’è dietro, ti svelo un altro retro bottega, quello da cui ti scrivo. In realtà è un sotto-bottega.

Sono in un bunker sotto il ristorante, quasi sotto dove ci si siede. Anche se non sempre mi vedi, dovresti percepire la mia presenza…

 Renato-al-PC

Eccomi qui, pensavi mica che ti facessi scrivere da un webmaster, cioè un esperto di comunicazione digitale, con bretelle che sanno di creativo e un mega ufficio con vista panoramica che stimola la fantasia?!

Per ciò che ho potuto, ti ho svelato qualche mistero. Per tanti altri accontentiamoci di sapere quello che possiamo o vogliamo: un pò di mistero dà più gusto alla vita.

Ciao ciao

Renato Collodoro

Conversations 34 comments

Let's start a personal, meaningful conversation.

Example: Practical philosopher, therapist and writer.

Caro renato quello che stavate mangiando o gustando non sembrava quel meraviglioso risotto che hai descritto. Mi sembravano panini , magari ben farciti succculenti e buoni, se poi sono fatti da VOI. In ogni caso la tua ricetta mi intriga e in questi giorni la proverò a fare, non gufare, sperio di riuscire, magari non bravo come VOI tutti , ma ci provo. Un caro abbraccio e non abbronzarti troppo .Ciao

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Problemi con mamma da mesi. Magari un giorno…..Sei nella lista delle persone che vorrei venire a trovare. Sai ho fatto il conto visto il caro vita , sommando tutti gli amici e conoscenti dovrei per un anno e forse più mangiare a scrocco , o devo pagare ??

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Finalmente vediamo il volto di tutti voi ……
Complimenti ragazzi per la disponibilità e cortesia che date ogni giorno a noi clienti, per la vostra allegria e per la vostra ottima cucina….
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

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Complimenti Renato e tutti! Leggo sempre delle vostre maratone del risotto e, con mia moglie (appassionatissima di risotti), prima o poi riusciremo a venire a Torino (da Savona!!)….Essendo buoni frequentatori della Mezzaluna, però, potreste fare anche qualche maratona del Pinzimonio.. 😀
Nel caso, preparati Renato perchè, quando riusciremo a venire (Torino o Alassio che fosse), ci portiamo le macchine fotografiche per immortalare i vostri piatti squisiti e le location più che gradevoli!

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Adriano, preparati che faremo una maratona del risotto anche alla Mezzaluna di Alassio. Però se venite a Torino, ci farà molto piacere…
a presto

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Una bella storia non solo sul cibo ma anche sull’importanza di fare squadra, concetto di cui molto si parla ma che raramente viene applicato. Complimenti per esserci riusciti!

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La foto del “post-cena vostra” è stupenda!!!
Trasmettete allegria e buonumore. E traspare anche in sala, sai?

La cucina è creatività, passione, empatia,sorrisi e talento.
Gli chef incazzusi della tv (per non fare nomi parliamo di masterchef?) sono gente strana… nella vita non sono affatto così. Altrimenti dovrebbero andare di maalox h24!

Bello il bunker, belle le foto, bravi bravissimi!

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Dimenticavo: la lampada vintage ce l’ho (verde ufficio, residuo anni ’60 di chissà chi ma “cello”!)

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Ed infatti il ristorante dei miei fratelli ha la cucina a vista e più che il mistero….e’ il CASINO che si osserva dalla sala: mestoli che battono nelle pentole, padelle che saltano e piatti preparati ed all ‘istante serviti! Il tutto condito dai vari accenti dell’Italia e le chiassose risate che tanto piacciono ai belgi ns clienti!!!! Ed in tutto questo ogni tanto faccio la mia “breve” comparsa tra i fuochi! Sono la creativa fantasiosa del gruppo!!!!

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