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Il risottho Camphione della Maratona dei risotthi

Il risottho Camphione della Maratona dei risotthi

Marzo 16, 2015
2 min read

Leggendo il titolo starai pensando a un mio errore di ortografia oppure a un attacco d’asma?!

Nè uno nè l’altro. E’ che tra dieci risotti, alla scorsa Maratona del Risotto ha vinto quello  con caciocavallo silano e marmellata di cipolle di Tropea, quello che noi abbiamo denominato il Calabrotto, sicché l’acca mi è uscita spontanea.

Sarà politicamente scorretto rimarcare le cadenze dialettali o linguistiche, come mi ha detto una volta un tizio, ma a me piacciono tanto quanto la mia, che sono siciliano nativo e pur essendo emigrato bambino non ho perso l’accento, almeno così mi dicono. A dire il vero le cadenze dialettali mi piacciono se sono ‘normali’, accentuate lievemente e non ostentate, come usano fare commedianti e politici, ma solo se sono romani, milanesi e toscani.

Comunque non preoccuparti, la ricetta te la scrivo senza acca, ma anche senza dosi: sai che non mi piace.

Ricetta del risotto con caciocavallo silano e marmellata di cipolle di Tropea

Anzitutto bisogna fare la marmellata, che puoi fare abbondante e poi utilizzare come credi.

Prendi le cipolle di Tropea, che sono quelle oblunghe – non basta che siano rosse -; dopo averle mondate, le tagli a fettine molto sottili e le metti a soffriggere in padella con poco olio e sale e qualche foglia di alloro; quando sono appassite, cospargi abbondantemente di zucchero e continua a far cuocere quasi caramellando; infine, il mio tocco personale, aggiungi dell’aceto di vino rosso finché non evapora del tutto e riprende la stessa consistenza di prima di aggiungerlo.

La marmellata è fatta! Tieni quella che ti serve e il resto conservala come vuoi.

Ora passiamo al risotto, che farai con il solito procedimento di sempre e con l’utilizzo di  brodo vegetale – niente di strano, solo sedano, carota e cipolla -; invece per il soffritto, quando tosti il risotto, usa lo scalogno; il caciocavallo silano puoi solo comprarlo, non devi fare nulla se non grattugiarlo grossolanamente – non fine come il parmigiano – e lo usi un po’ a metà cottura e alla fine abbondante per la mantecatura.

Quando il risotto è pronto, impiattalo normalmente e tieniti una ciotola di marmellata a portata di mano per abbinarla alla forchetta di risotto che ti appropinquerai a gustare.

A ‘stho puntho, Buon apphetito cari cumphari e cummari…

Renato Collodoro

Conversations 3 comments

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Example: Practical philosopher, therapist and writer.

Ciao carissimo Renato.
Provo questa ennesima ricetta e se non hai obbiezioni la offro AI miei clienti
A presto. Giovanni.

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la marmellata l’ho già fatta, lo scalogno è sempre presente proverò la ricetta (da una piemontese senza cadenza dialettale) ciao alla prossima

Reply

. Grazie1000, Renato, per la ricetta inedita e molto sfiziosa.!… La proverò senz’altro questa estate per fare una splendida figura con gli amici ! Un cordiale saluto, a presto.
Silvana

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