La Cena del Buon Cammino
Qualcuno ha scritto che camminare è rivoluzionario, un vero e proprio atto sovversivo.
A me sinceramente questa definizione non piace. L’utilizzo di questi termini mi dà subito l’impressione che ci si metta contro qualcuno o qualcosa.
Dal mio punto di vista camminare è PER e CON, non è CONTRO niente e nessuno.
E’ un atto che allarga gli orizzonti, vivacizza la mente, espande lo spirito e, non ultimo, può essere pure terapeutico.
Perciò, in occasione di questa cena ho invitato dei miei carissimi amici, ognuno esperto nei diversi ambiti di questi ‘effetti speciali‘, che ci daranno qualche orientamento ‘cammin facendo’.
Uno è Gabriele, un tipo che ama fare le cose con i piedi. Questo dovrebbe già far capire che è colui che, non solo li allarga gli orizzonti ma ti ci porta pure oltre. Se vuoi sapere qualcosa di più su quello che combina clicca qui.
Chi invece ci parlerà di come ci si possa sentire drogati senza fare uso di stupefacenti sarà Paola, una giornalista specializzata in viaggi e turismo, che su questo tema ha fatto delle ricerche. Endorfine, serotonina, dopamina. Attraverso queste tre parole ci aiuterà a capire cosa succede al nostro cervello quando, oltre a camminare ci immergiamo in luoghi meravigliosi facendoci gustose mangiate.
Dello spirito se ne occuperà Alessandro che, seguendo le orme di un suo antenato – il torinese più conosciuto nel mondo -, tra le tante attività che fa per i suoi ragazzi, per fargli sentire il Cielo più vicino li porta in cima alle montagne, e lì gli dice pure Messa. Come successe quella volta in cui mi portò, per la prima volta in vita mia, ad altissima quota facendomi così provare pure gli effetti dell’overdose, oltre che una sovrapproduzione di acido lattico mai sperimentata prima.
Infine c’è Livio, che produce e sviluppa progetti per portare in montagna, in campagna, al mare – a piedi o in bicicletta -, persone disabili, disagiate, svantaggiate o, se preferite, diversamente tutto quello appena citato, facendogli fare cose che spaventano la gran parte delle persone abili, agiate e avvantaggiate.
Insieme a tutto ciò, che già basterebbe a fare un programma di governo, c’è ancora un aspetto culturale non indifferente: quello di gustare buoni piatti che raccontano storie di saperi e sapori, assaporandoli insieme in modo conviviale per creare nuove relazioni e ‘nutrire’ quelle già esistenti.
E infine, se ci aggiungiamo pure che il ricavato della serata (il 100%) contribuirà alla realizzazione dei nostri progetti in Etiopia e Madagascar, possiamo immaginare di poter presentare questo programma direttamente alle Nazioni Unite.
E ora è arrivato il momento del menù, anzi vi do due possibilità da scegliere.
La prima è per camminatori salutisti, la seconda per camminatori salutari.
MENU’ SALUTISTA
Aperitivo
Acqua distillata, aromatizzata con zenzero e limone
Spuntini vari
3 noci
4 mandorle
6 lupini
Gocce di goji con il contagocce
Uva passa in quantità variabile in base alla varietà di uva
Scorpacciate di…
Insalata di quinoia con verdurine e curcuma
Miglio… verde
Profumo di costine grigliate al sale rosa dell’himayala
Dessert
Barretta di cioccolato extra fondente al 100% per legare la lingua e
perpetuare un rapimento mistico e sensuale
Bevande
Acqua con bustina di integratori
Prezzo a persona 3.000 euro
MENU’ SALUTARE
Ispirato ai piatti della tradizione, gustati qua e là lungo le tappe dei miei cammini
Aperitivo con birretta, come nella migliore tradizione dei pellegrini buongustai
Frisella campagnola
Pizza alla cilentana
Crostone di pane alla toscana
Cicoria ripassata della Tuscia
Polenta concia
Orecchiette alle cime di rapa
Panissa vercellese
Cannolo siciliano, come quello che ho mangiato alla prima tappa della
Via Francigena siciliana, a Santa Cristina Gela, dove c’è il campione mondiale di cannolo
Vini del Principe di Corleone, che ho trovato alla seconda tappa, neanche a dirlo a Corleone
Nero d’Avola – Bianco d’Alcamo – Malvasia per accompagnare il cannolo.
Leoluca Pollara, titolare di questa azienda, dimostrandosi più che un principe, i vini ce li offre lui.
Contributo per la partecipazione, minimo 35 euro… massimo 35.000
VI ASPETTIAMO
Domenica 1° marzo, alle ore 19.00
Via Bertola 57 – Torino
Tel. 011-5130574
Per prenotazioni, apprezzamenti o disprezzamenti
puoi scrivere qui di seguito oppure alla seguente mail
renato.collodoro@31gennaio.net
Conversations 7 comments
Eppure, qualcuno il menù salutista te lo chiederà. Conosco certe figurine difficili che Pizzaballa o il Feroce Saladino( per i meno giovani) erano doppioni.
Bravi! E dico poco. È proprio vero che un filo invisibile lega le Persone sensibili e lo dimostrano i tuoi Amici che ti accompagneranno in questa iniziativa.
Sarò in cammino con Voi, augurandomi di incontrarVi ed arricchirmi delle Vostre esperienze.
Bravi davvero, ve lo dico con il cuore.
Tienimi pure un posto(per ora ) sempre se il menù salutare vince su quello salutista ! A presto 🤗
Chissà se Livio riuscirebbe a portarci anche me…mi piacerebbe…ma per ora non posso dirti nulla.
A presto…spero
Di nuovo una bellissima iniziativa caro Renato!! Io sarò al mare per qualche giorno e purtroppo mi perderò una serata affascinante e un menù da leccarsi i baffi (quello salutare ovviamente…). Conosco anche Gabriele col quale ho fatto il corso di nordic walking e lo avrei rivisto volentieri. Pazienza..Ti auguro di cuore che tanti “camminino” verso Oryza il 1 marzo!!!
Sabato no? Domenica faccio il compleanno e siam fuori a pranzo, azzzz
Sei sempre grande Renato! Non prometto nulla, ma mi piacerebbe partecipare magari portando una piccola testimonianza anche di un maratoneta tapascione quale sono io… sul menù ovviamente nessun dubbio!
una bellissima iniziativa a cui purtroppo non potrò partecipare
un caro saluto Anna (novecento)