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L’unico ingrediente che se abbonda non guasta mai

L’unico ingrediente che se abbonda non guasta mai

Ottobre 7, 2016
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L’unico ingrediente che se abbonda non guasta mai

 

 Il sorriso: un ingrediente indispensabile, insaporitore di ogni ricetta di accoglienza. L’unico, non solo a km zero ma anche a costo zero. E l’unico che se abbonda non guasta mai la ricetta. Il sorriso non puoi neanche scuocerlo, bruciacchiarlo o strasalarlo. Anzi, mal che vada, aggiusta quello che invece veramente hai scotto, bruciacchiato o strasalato.

Ma se non costa nulla, come mai latita così spesso in tante ricette e in particolare in quelle professionali? Forse perché si pensa che il perfezionismo, la competenza ostentata, la competizione concentrata sull’obiettivo siano ingredienti che non hanno bisogno di essere accompagnati da un sorriso? Più sei serio e più dimostri di avere le qualità per vincere, ci fanno capire anche tante gare televisive di “cheffaggio”. Se sorridi vuol dire che cazzeggi, perdi tempo, non sei concentrato, e soprattutto non prendi sul serio ciò che stai facendo. Invece devi essere accigliato e, quando occorre, prostrato, sottomesso. Il mondo ti vuole incazzato, non bisogna deluderlo. Invece cosa c’è di più gaudente che fare da mangiare e farlo per il piacere, la soddisfazione di chi sceglie di farsi cucinare da te, che a sua volta ti ricambia con lo stesso sorriso?!

Il sorriso si fonda, si alimenta e si amplia attraverso l’incontro di un altro sorriso, fino al punto di esplodere nella risata che libera e rilassa più di dodici sedute di yoga. Qualcuno la potrebbe definire grassa, questa risata, ma sappiamo che anche dal punto di vista nutritivo il giusto apporto di grassi è salutare – sono i grassi saturi che insidiano la nostra salute, come tutte le cose sature che “ossidano” ogni ambito della nostra vita. E quali sono i migliori antiossidanti?  Energia, voglia di vivere, gioia, entusiasmo. Tutte qualità che, non a caso, si accompagnano sempre con un sorriso.

E’ vero che ci sono anche i sorrisi di circostanza, quelli a chiamata o perennemente stampati sul volto come una smorfia provocata da una paresi facciale, ma questi li usano i seri quando sanno che gli servono, per ogni tornaconto. Priorità agli obiettivi da raggiungere, si dice nel business.

Chi sa cos’è un sorriso autentico, genuino, un vero moto dell’anima, non bada a come costruirlo e utilizzarlo a proprio uso e consumo, si concentra di più su come nutrirlo, come metabolizzarlo, come farlo diventare linfa vitale. Poi scatterà da solo, spontaneamente, in base ad unica volontà: quella di incontrare un altro sorriso in un abbraccio che rende prezioso ogni momento… e ogni ricetta d’amore.

 

Tratto dal libro IL BUON MANGIARE 

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