Risotto ai fichi d’India
Tempo fa, durante una specie di gioco di società in cui i partecipanti dovevano rappresentarsi con un frutto, io non ho avuto dubbi: sono il fico d’india.
È un frutto che non si fa facilmente apprezzare, bisogna andare oltre le apparenze, oltre le spine e la buccia; richiede una maestria nel mondarlo che non tutti possiedono o che non tutti ritengono utile da impegnare.
La polpa, anche se dolcissima e dai colori intensi, è piena di semini, quasi a non volerti mai dare un totale appagamento.
Inoltre soffre dei luoghi comuni dell’iconografia siciliana: è sempre accompagnato da coppole, lupare, scacciapensieri e botte di minchia…
Perciò ci sono affezionato e quando posso lo propongo in tutti i modi, accettandone anche la sorte di vederlo ‘ultimo’ nei consensi, come è successo alla Maratona del Risotto, che su dodici portate quello con i fichi d’india ha ‘conquistato’ il dodicesimo posto. Ma io, per riscattarlo, mi prendo il gusto di darti, anziché la ricetta del campione – come di consueto – quella dell’ultimo classificato: il risotto con fichi d’India.
Prima di tutto bisogna mondare i fichi d’india; non preoccuparti delle spine: a meno che non li raccolga tu direttamente dalle pale, arrivano sul mercato già quasi senza. E’ l’occasione d’imparare una cosa nuova e spacciarsi per temerari davanti a propri ospiti, facendo un figurone.
Prendi il fico d’india, lo tieni fermo con due dita su un piano e tagli le due estremità, poi incidi la pancia verticalmente e dilati l’incisione con l’indice e il pollice di tutte e due le mani, finchè non si apre tutto, come se fiorisse dal suo bocciolo.
Quando ne hai mondati a sufficienza per fare il risotto (circa due a porzione), li tagli grossolanamente e li fai andare in padella con un soffritto di scalogno; appena comincia a diventare una poltiglia, togli dal fuoco e passa tutto con un passaverdura, in modo da togliere i semini e ricavare un succo che metti da parte.
Ora comincia a tostare il riso con un trito di scalogno e menta, sfuma con vino bianco e poi aggiungi il succo dei fichi d’india; immetti brodo vegetale, fino ad arrivare a cottura e poi manteca con stracchino, burro e parmigiano. Se vuoi azzardare, puoi friggere le bucce dopo averle tagliate a listarelle e metterle su ogni piatto, facendo una guarnitura secondo la tua fantasia. Qualche fogliolina di menta e un filo d’olio extra vergine d’oliva completano questo piatto insolito, ricco di sapore e dignità.
Conversations 6 comments
Favolosa idea… Molto originale!
Lo provero
Giovanni da Reggio Calabria farò questa ricetta ed anche le altre con i fichi d india sono certo saranno ottimr vista l eccellenza dei frutti e grazie ciao
Pazzi furiosi! E le spine sulla buccia? Quelli che compri al market non ne sono esenti! Forse con la cottura si sciolgono?
mi pare un’ottima ricetta lo faro certamente. Io gia faccio il risotto con cipolla, fragole, mela e parmigiano che piace sempre. Faccio anche il pollo con le more selvatiche che sono piu piccole e sode e non si disfano nella cottura in agrodolce. Grazie per i fichi d’India
Semplicemente una meraviglia io mi sono innamorata di tutta pianta,anche le pale(foglie) sono ottime come insalata.