Spaghetti alla Tonnarotta

Questo piatto mi emoziona talmente tanto, sia prepararlo sia mangiarlo, che mi ha suscitato di scrivere la ricetta in versi.
Cantico dei Sapori – La ricetta degli spaghetti alla tonnarotta
Tutto comincia in padella,
dove gli ingredienti si incontrano,
si abbracciano,
si ricreano,
in un sapore unico:
nessuno prevale e nessuno a mancare.
La buzzonaglia di tonno
scura , sanguigna, amara.
Da disprezzare.
Già scartata e salvata
dalla maestria secolare di chi nulla butta via.
Un velo d’olio per ammantarla,
l’aglio per profumarla,
i capperi e le olive per adornarla.
E poi domata,
addolcita dai polposi pomodori,
rinfrescata dal fragrante prezzemolo.
La sposa ora è pronta.
È ansiosa di incontrare il suo amato: lo spaghetto,
scolato prima che finisca la cottura,
per coronare insieme il loro sogno.
Ed è tutto un girarsi e un rigirarsi, morbido e caldo;
un’armonia che vuole urlare,
incontrare,
farsi assaporare.
Ed io celebro. . .
i miei occhi, il naso, la bocca.
È un rito profondo, profondo fino all’anima
dove ci sono io, la mia storia, il mio mediterraneo.
Dove riecheggiano i tonnarotti urlanti durante la mattanza,
tra schizzi di sangue, acqua salata e sudore,
una lotta sovrumana, arcaica, mitologica.
Dove i sapori si confondono con la nostalgia,
pena e gioia. . . e sapore,
sapore di vita.
La buzzonaglia è una parte del tonno, normalmente confezionata sott’olio, tipicamente prodotta nelle tonnare di Sicilia e Sardegna. E’ costituita dalle parti di filetto a contatto con la lisca centrale, che risultano molto scure, quasi marrone-nero. Per questo motivo è considerata una parte meno pregiata rispetto ai filetti e alla ventresca, anche se per il suo gusto intenso e la morbidezza è impareggiabile come condimento per la pasta o per arricchire delle fresche insalate.
Le ricette del Buon Mangiare di Renato Collodoro
Conversations 35 comments
Renato,sei incredibile…veramente un’artista..complimenti…purtroppo non ho potuto assaggiare…Saluti da Bombay🐘🐒 Gabriella
Grazie Gabriella, passatela bene in India.
Renato sei un poeta! Io non c’ero quella sera ma con la tua descrizione mi hai emozionata. Buon proseguimento e complimenti ancora.
Grazie Ornella, mi fa piacere esserci riuscito anche senza avertela fatta mangiare. alla prossima
Ricetta da provare al volo! Grazie Oste Renato
Fantastica ricetta, da meridionale adoro il tonno e il pesce in genere, anche se non c ero è come averla mangiata…. 🤗
Grazie Antonella, piace a tutti: belli e brutti;)
Ho sempre pensato che cucinare fosse un gesto d’amore. Cucinare è creare, creare qualcosa che va oltre la tecnica. Ho assaggiato ottime pietanze preparate con ottime tecniche, ma purtroppo non c’era quella passione che anche in un “piatto umile” emerge nei palati e trasmette tutta la sua forza. Attraverso il cibo si trasmettono emozioni e sentimenti, il cibo non solo nutre il corpo ma anche l’anima. Complimenti Renato, nei tuoi spaghetti tutti abbiamo indiscutibilmente sentito le tue emozioni. Inoltre ho imparato l’ennesima ricchezza dell’Italia: la buzzonaglia; non si butta via nulla, questa è la nostra ricchezza!! Complimenti ancora.
Grazie Alice, siamo in perfetta in sintonia! Spero che li assaggerai.
Tante belle cose
Ciao Renato…Non ho avuto l’onore di provare i piatti della maratona e tantomeno il piatto vincitore. Così come da te descritto è invitante come sempre. Io personalmente ho conosciuto questo ingrediente qualche anno or sono in Sardegna e non ne sono rimasto entusiasta…ma sicuramente se avessi avuto l’opportunità di assaggiare il tuo piatto la mia opinione sarebbe stata sicuramente un’altra. Un abbraccio e a presto.
P.S. evviva il riso!
Ciao Claudio, ogni prodotto, specialmente se povero, ha bisogno di essere capito e valorizzato. Sai come si dice: Di necessità virtù.
A presto
A Renà, quann’è che la rifai ‘sta pasta? Fammelo sape’ pe’ tempo che sbrigo du’ cosuccie quassù do me trovo e, mmmbbbpoooo, mmmbbbpoooo, te vengo a trovà!!uuuumm,uuuumm già me sta’ vvenì fame, domani mai detto rifai la maratona??
Aldo Fabrizi
p.s. chiedo scusa ai romani per l’improbabile dialetto, ma ancora una volta mi complimento con il Poeta di penna e di fornelli!!! ma anche con tutta la Brigata.
Sei forte Luigi, te l’ho sempre detto. Se mi dci quando vieni, la faccio apposta per te.
Un abbraccio
Renato, una poesia la tua cucina …ami davvero quello che fai … grande esempio per noi…io non ero presente …. grazie di esserci tu , sempre ….
Caro Francesco, sei sempre molto gentile. Ti ringrazio tanto per l’affetto.
Un caro saluto
……..posso dire io c’ero…..eccezionale……..anche quello con il guanciale non scherzava……..complimenti a te e al tuo staff
Roberto e Paola
Secondo alcune religioni l’individuo si rappresenta con un qualcosa della propria quotidianità
E secondo me questo piatto esprime il tuo essere…. Nei tre momenti
Ricerca dei particolari
Rito di preparazione
degustazione
Però c’è sempre un però …. Come per tutte le cose belle il maggior entusiasmo lo si ha dalla condizione e dalla partecipazione
Alla prossima
Caro Gianmario, tu sì che te ne intendi… Hai saputo cogliere ogni sfumatura.
Ti ringrazio tantissimo.
alla prossima
Chi non li ha mai mangiati ha perso una…magia di sapori e profumi.
La maratona della pasta è stata una splendida idea!
Un caro saluto al cuoco-poeta.🤗
Grazie Cinzia, sei una vera buongustaia, oltre che simpatica.
Un abbraccio
Ciao Renato!
Fantastica descrizione. Mi spiace non esserci stata.
Sei un vero poeta!
A presto
Margherita
Grazie Margherita, avremo altre occasioni.
a presto
Non conosco la buzzonaglia e purtroppo non ho potuto esserci per scoprire questo sapore che magistralmente hai interpretato e mi hai fatto immaginare leggendo la tua ricetta.
Oggi é il giorno della felicità ed anche una “poetica” pasta può contribuire ad essere felici!
grazie, Angela
Sono felice di aver contribuito alla felicità.
Grazie per avermelo scritto.
Alla prossima
Bello davvero il sonetto, anche se con esito amaro, visto che gli “sposi” finiscono ingoiati dall’insaziabile appetito di chi….ti frequenta abitualmente!!! Devi poi darmi qualche elemento aggiuntivo per le definizioni riso/pasta. E vero che un buon piatto di pasta suscita sempre una certa “arcaica emozione” ma il riso “intellettuale” fatico un po’ a concepirlo. Comunque apprezzo sempre il tuo approccio ironico e festaiolo, alla faccia dei grigi musoni intellettualoidi di cui abbiamo avuto occasione di parlare. Ciao
Grazie Gianfranco! Per il riso, vengo e mi spiego… Intanto parlo di risotto, più che di riso. Il riso ha un cultura millenaria, ma il risotto è cosa recente. Si è cominciato a diffondere massicciamente negli anni ’80 insieme alla rucola, alle penne alla vodka, ai carpacci ecc. ecc. l’elenco è lungo… (in questo link, avevo già scritto in proposito http://www.buonmangiare.net/anni-80-a-tavola-con-tanta-rucola-e-panna/
Il risotto richiede elaborazione e tempo, e nel tempo subentra inevitabilmente la mente. La pasta è più immediata, un volta bollita il semplice salto in padella la definisce subito, passando direttamente e scivolosamente in bocca accarezzando il palato. Ma questo non toglie meriti al risotto. Anzi. Noi siamo mente e cuore, oltre che corpo e spirito. E la cosa migliore è nutrire tutti questi elementi.
Grazie per lo spunto che mi hai dato, caro Gianfranco.
Grazie Renato, apprezzo parecchio la tua passione! Da moltissimi anni, credo più di 12 o 15, ricevo le tue email e porto sempre gli ospiti più cari, che vengono a trovarmi da lontano, alla mezzaluna. Ma non mi sono mai osata chiedere di te al tuo locale.
Elisa.
Che piacere, Elisa! Da così tanti anni… ti ringrazio tantissimo per l’attenzione che mi dedichi. Mi raccomando però, la prossima volta che vieni, chiedi di me, sennò che serve leggersi se poi non ci si conosce!?
Grazie ancora di cuore.
Alla prossima
Bellissima e rispondente a verità.
E tu ne sai qualcosa, cara Daniela!
alla prossima
Io adoro cucinare e ritrovo in quello che scrivi una grande passione per questa antica arte. Questa pasta mi attira tantissimo perché stimola tutti e 5 i sensi. Purtroppo non sono ancora riuscita a venire ad assaggiare i tuoi piatti ! Ma ho mandato alcuni miei cari amici che venivano dall’Abbruzzo. Complimenti Renato hai una bella mente, molta fantasia e sicuramente tanta passione per la cucina. Paola
Ciao Renato,non ho potuto partecipare alla maratona della pasta. Ma la tua poesia è formidabile. Complimenti!
Bravo Renato!
Salutoni da un paese di poeti ad un altro.
A presto.
Giovanni
Che meraviglia… ho le papille gustative in subbuglio!
Io per mia fortuna ho già avuto il piacere di assaggiarlo più volte ed ogni volta ho scoperto un particolare diverso in questo piatto meraviglioso, merito tuo e del tuo staff.